Premessa sullo studio all'università

Ciao e benvenuto/a alla rubrica Università in Cantiere.

 

Vediamo come si trasformano le immagini che vedi sui tuoi libri della Facoltà di Architettura o Ingegneria Edile/Civile in oggetti concreti.

Oggi ci focalizziamo sui provini del terreno, che vengono prelevati da una macchina per capire come si sviluppa il terreno mano a mano che si scende di metro in metro.

Ogni striscia che vedi nel riquadro è l’indicatore di circa un metro di terreno. I cilindri sono messi in ordine, in base a come vengono prelevati, uno accanto all’altro, in un grande scatolone, fatto apposta per questa categoria di prelievi.

 

Le persone che vedi a fianco sono il geologo e l’operaio che discutono sull’esito del prelievo.

 

Dato che è una lavorazione che difficilmente capita di vedere, affrontiamo il come viene fatto il prelievo.

In questa foto vedi la scatola, con i cilindrotti di terreno, che ha il coperchio per chiuderla, in modo che possa essere trasportata in laboratorio per le analisi del terreno.

 

Le scatole sono due perché si scende in profondità finché serve in quel momento.

 

Ok, come avvengono i provini del terreno?

Questa è la stessa macchina che abbiamo visto a proposito dei pali di fondazione; bisogna solo cambiare la punta che, in questo caso, è adatta a prelevare il terreno (ma si può anche infliggere un palo e scavare il terreno).

Nota le 5 scatole con 5 cilindri di terreno per ciascuna scatola, il che vuol dire che si è scavato per circa 25 metri di profondità.

Queste sono alcune delle punte che si possono usare, per diverse lavorazioni.

Ti è piaciuta questa chicca?

 

Non sempre capita di vedere queste lavorazioni. Questa è stata una bellissima ristrutturazione a cui ho partecipato e ho voluto condividerla con te.

Mentre studiavo all'università non avevo idea di cosa fossero queste cose quando le vedevo in giro per strada; perché lo studio è importante, ma fondamentale è riuscire a vedere in concreto ciò che si studia.

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