Premessa sullo studio all'università

Eccoci arrivati ad una nuova scoperta del mistero di un cantiere! Con questa rubrica “Università in Cantiere”, accompagno lo studente delle facoltà di Architettura e Ingegneria Edile/Civile a vedere nella realtà ciò che abitualmente vedrebbe solo su carta.

 

Ti faccio vedere ciò che disegni in cosa si trasforma; per cui, ti mostro foto di lavorazioni in cantiere e ti spiego ciò che accade e come viene realizzato, una volta preparato il disegno.

Oggi parliamo di armature; quindi, gabbie di armature applicati a plinti, ma anche a travi. Che cosa accade quando arriva il ferro in cantiere?

Arriva il ferro in cantiere...

Il ferro arriva grazie a una distinta, che informa quanti pezzi ci sono di ogni cosa. Nella foto vedi la gabbia di una trave e puoi notare le staffe preconfezionate che tengono unite le barre lunghe.

 

Gli operai si creano una semplice struttura con dei paletti di legno e un pezzo di ferro tubolare trasversale ai legni, in modo da appoggiare le barre e lavorarci in modo più agevole.

 

Le staffe arrivano già piegate e quindi preconfezionate; anche se c’è la possibilità che arrivino le gabbie già prefabbricate; ma, questo richiede sia un costo maggiore e un trasporto più impegnativo.

 

Le staffe vengono legate alle barre grazie a un semplice fil di ferro.

Hai notato, dalle foto, che le staffe sono inserite a distanze precise l’una dall’altra? I ferraioli posizionano le barre a terra e verificano le misure da progetto, capendo ogni quanto, da progetto c’è una staffa.

A questo punto, con una normale bomboletta, tirano una linea rossa segnando i ferri in modo omogeneo e preciso; così, che rimane solo di inserire le staffe nella posizione segnata e legarle col filo di ferro per tenere insieme tutta la gabbia d’armatura.

 

Anche se sembra molto semplice e veloce, dietro c’è tutto un lavoro molto grosso sia di programmazione dei ferri e di progettazione, sia di precisione dell’ordine; perché, se ci si dovesse sbagliare nell’ordinare i ferri, si andrebbe incontro a difficoltà di montaggio.

 

Nota che tutti i ferri sono filettati, perché i ferri lisci sono fuori normativa già da tempo.

Ma, dove vanno a finire le gabbie d’armatura? Nella foto vedi i pali di fondazione e ti rimando al precedente articolo sull’argomento, qualora te lo fossi perso.

 

Quello che andiamo a fare è inserire un plinto di fondazione a rinforzo della fondazione esistente. Dentro quella vasca, che vedi con i 3 pali di fondazione, va inserita una gabbia di armatura che fuoriesce dalla vasca per oltre 40cm.

Verrà riempita di ferri, andando ad inghisare con ferri orizzontali all’interno della fondazione esistente per far sì che siano solidali (altrimenti viaggerebbero per fatti propri), e poi si andrà a fare il getto.

 

Adesso vedi tutta la parte superiore che è stata armata, e dove i ferri non arrivano si affiancano altri ferri a mo’ di prolungamento, e poi, viene preparato il cassero in legno, preparato in modo che sia facile staccarlo quando il calcestruzzo si è solidificato.

Tieni presente che ci sono da osservare tutta una serie di misure di sicurezza, affinché non ci sia rischio di sotterramento, e via dicendo.

Dunque, viene preparata la gabbia, il cassero e, finalmente, viene eseguito il getto in calcestruzzo, che segue una procedura rigorosa; ma di cui te ne parlerò in un video apposito e in modo più dettagliato.

 

Per cui, ti invito a iscriverti al canale YouTube, in modo da rimanere sempre aggiornato e ad attivare la campanella per ricevere gli avvisi di nuove uscite dei video.

Da quest’altra foto, puoi notare il getto di calcestruzzo eseguito con la fuoriuscita dei ferri di attesa, che servono a collegare altri ferri per innalzare una parete di cemento armato.

 

Così, abbiamo visto velocemente tutta l’opera finita e come si parte dal singolo ferro in armatura a come si arriva a un’opera in cemento armato completa e pronta per ospitarne un’altra ancora.

 

Tutto ciò è completamente rappresentabile sia con un software CAD, ma molto meglio all’interno di un software BIM, perché hai già elencate e calcolabili tutte le armature che sono presenti.

 

È tutto molto più automatizzato, rapido e c’è meno possibilità di errore, specie nel calcolo.

 

Se sei indeciso tra il CAD e il BIM, ti invito a valutare il BIM e Cliccando Qui ti regalo un mini corso sul BIM, in modo da renderti conto di quanto puoi velocizzare tutto con un software BIM, migliorando la tua vita di studente della facoltà di Architettura o Ingegneria Edile/Civile adesso e la tua vita di progettista per quando sarai nel mondo del lavoro.

 

Sono desiderosa di sapere cosa ti è piaciuto di più, per cui ti invito a commentare qui sotto.

 

E, se ti piacerebbe vedere qualcosa in particolare di un cantiere, iscriviti al gruppo segreto Facebook “Progettazione Competitiva”, così da farmelo sapere.

 

Oppure se ti piace di più seguire il canale YouTube, iscriviti e scrivimi quello che ti piacerebbe vedere, così man mano che si svolgono le lavorazioni, cercherò di accontentare la tua richiesta.

 

Questo è il mio modo per rendere il tuo studio più veloce ed efficace, così che tu possa essere più pronto e in gamba quando andrai a lavorare sul campo; anzi…in cantiere.

 

Ti auguro buona conoscenza! Ciao!

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