Premessa sullo studio all'università

Ciao aspirante progettista e anche a tutti i progettisti.

 

Benvenuto anche questa settimana all’Università in Cantiere, l’unica rubrica che ti mostra effettivamente come si realizza in cantiere ciò che studi sui libri.

 

Ti porto sempre con me per mostrarti una nuova lavorazione e, questa volta, ci immergiamo nella concretezza di come si fa un pavimento radiante.

 

 

Tutto ha inizio da qui...

Un pavimento radiante inizia da pannelli un po’ quasi come a sandwich, composti da una lastra di isolante (la parte in bianco) e una lastra fondamentalmente in plastica (la parte in nero).

 

Il pannello deve ospitare una serie di oggetti. Vediamoli…

 

Pavimento Radiante: che cos'è e a cosa serve?

Sicuramente hai già sentito la definizione di pavimento radiante; però, rinfreschiamoci la memoria.

 

Per garantire il miglior confort termico, le fonti di riscaldamento vanno poste verso il basso (ecco perché, in genere, i termosifoni si trovano al di sotto delle finestre); ma, ci sono forme di riscaldamento che danno un confort ancora più elevato.

 

Infatti, se le nostre estremità (in questo caso i piedi) arrivano a una temperatura media di 18-20°, anche il resto del corpo ne tra immediatamente beneficio.

 

Il nostro corpo apprezza in modo più evidente la temperatura idonea se ha i piedi al caldo.

 

Il pavimento radiante è un ottimo metodo di riscaldamento, perché parte dal basso, genera un confort e un riscaldamento omogeneo in tutto l’ambiente (non viene da una fonte di calore limitata quale un piccolo termosifone sotto una finestra), dato che tutta la superficie del pavimento viene riscaldata in modo uniforme.

 

Questo porta un raggiungimento della temperatura di confort più veloce ed è la modalità che il nostro corpo apprezza di più.

 

Solitamente, il pavimento radiante viene gettato sopra il massetto degli impianti (per capirci!).

 

Dunque, in basso trovi la parte strutturale del solaio, al di sopra del quale viene gettato il classico massetto alleggerito autolivellante, in cui passano tutti gli impianti della casa, si inserisce sopra un pannello fonoisolante, ma anche un pannello con proprietà termiche, una fascia perimetrale e vengono posizionati i pannelli isolanti, vengono applicati tutti i tubi dove passerà l’acqua calda; dopodiché, viene gettato il massetto finale autolivellante, sul quale verrà installato il pavimento.

 

Ora vediamo in concreto come tutto questo si realizza.

I pannelli vengono adagiati su tutta la superficie della stanza (attenzione, tutti i fori di alloggiamento devono essere allineati), e tutto intorno si inserisce la fascia perimetrale (oltre che a dare un isolamento di tipo termico), che protegge e contiene dal getto liquido del massetto.

 

A cosa servono gli alloggiamenti? Servono ad ospitare la serpentina che sviluppa il calore in tutta la superficie.

 

La serpentina, chiaramente, è un unico tubo che gira per coprire l’intera superficie della stanza.

La serpentina viene installata e collegata alla centralina. Questo è un progetto studiato a tavolino, perché dalla centralina partono un tot di tubi per quante sono le stanze che devono essere raggiunte.

 

Attraverso la centralina passa l’acqua riscaldata e, una volta finito, si parte con il getto di calcestruzzo.

Il getto prevede un tubo di almeno 4-6 volte quello che vedi in foto, perché all’interno del calcestruzzo ci sono degli inerti (sassi, ecc.) più o meno grandi a seconda delle esigenze.

 

Il getto che vedi, però, è di un altro tipo; in quanto, stiamo gettando un massetto alleggerito, cioè, molto più liquido, in modo che si possa auto livellare.

Il colore del getto è molto chiaro, perché non ha proprietà statiche, in quanto deve solo andare a coprire e livellare l’area.

 

Viene usato, comunque, lo strumento per garantire che il getto venga distribuito bene e che sia in linea (senza pendenze strane).

Quando si asciuga diventa come vedi in questa foto. La parte in eccesso della fascia verrà tolta laddove non serve.

 

Nei tubi, viene mandata l'acqua a pressione prima che il getto si asciughi, così, qualora ci fossero perdite, si può immediatamente intervenire.

Ti è piaciuta questa chicca?

 

Non sempre capita di vedere queste lavorazioni. Questa è stata una bellissima ristrutturazione a cui ho partecipato e ho voluto condividerla con te.

Mentre studiavo all'università non avevo idea di cosa fossero queste cose quando le vedevo in giro per strada; perché lo studio è importante, ma fondamentale è riuscire a vedere in concreto ciò che si studia.


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