Premessa sullo studio all'università

Benvenuto all’Università in Cantiere, l’unica rubrica che ti porta in cantiere, in vece di annoiarsi sui testi universitari.

 

Ti faccio vedere come tutto ciò che studi si tramuta in realtà, portandoti in cantiere con me.

 

Oggi parliamo di parete di tamponamento a secco, senza l’uso di calce e niente del genere; ma, solo alluminio e pannelli vari.

 

La parete di tamponamento è quella parete che isola, separando la parte interna dell’edificio dalla parte esterna. È una parete molto importante, in quanto viene ad essa delegato il confort termico e acustico di chi sta all’interno.

 

Una parete con un cattivo isolamento, fa stare al freddo di inverno e al caldo d’estate; una parete non isolata dal punto di vista idrico, fa passare l’acqua; una parete che non presenta tutti gli strati indispensabili, crea per esempio una condensa in superficie.

 

Così, è importantissimo curare nei dettagli le pareti di tamponamento.

 

Noi andiamo a vedere una parete composta da una struttura in alluminio, con interposto al suo interno la lana di roccia.

 

Per distinguere facilmente la lana di roccia dalla lana di vetro, basta toccarla: se pizzica al tatto è lana di vetro, mentre se non pizzica ed è morbida –ed è possibile che trovi qualche operaio che ci dorme sopra–, allora è lana di roccia.

 

Ok, dicevamo che la struttura è in alluminio, con i montanti in alluminio, solitamente, profilati a c (e inseriti nella posizione che fa più comodo), con una guida alla base sopra uno strato di collante per tenerla ben attaccata al suolo.

 

Interposto pannello isolante e, poi, uno o due strati all’interno e all’esterno. All’esterno, deve essere necessariamente un cartongesso o fibrocemento; cioè, qualcosa che possa sopportare di ricevere agenti atmosferici, rivestito poi con pannelli vari o con intonaco.

 

A prescindere dal rivestimento, va inserita una sottile membrana di isolamento dall’acqua.

Questo è l’edificio che andiamo ad esaminare. Qui sono presenti due rivestimenti diversi. Un rivestimento porta uno strato di intonaco, mentre l’altro è fatto di pannelli in fibrocemento.

A sinistra vedi la parete quasi finita, mentre a destra la parete prima di iniziare gli interventi.

 

Sulla parete, viene fatto scorrere un telo che isola dall’acqua. Non è stata usata una guaina bituminosa, perché richiede una fonte importante di calore, e, dato che non abbiamo una base in laterizio, ma elementi altamente infiammabili, non è possibile applicare la guaina bituminosa.

Qua, vedi i pannelli che sono stati avvitati ed è tutta una parte che verrà successivamente intonacata a dovere.

Qui iniziamo a vedere bene il tutto. Nota i montanti in alluminio (in basso a sinistra), con interposta la lana di roccia. Sopra, il telo impermeabile. Davanti al telo, vengono avvitati i pannelli, che poi verranno intonacati.

 

Fin dove si è potuto, si è fatta risalire sulla parete la guaina bituminosa; ma, il vero isolamento della parete (perché non poteva essere sottoposta ad alte temperature), è dato dal telo impermeabile che scende e si appoggia sopra la guaina; così che l’acqua battente la facciata e che penetra i pannelli, possa scivolare tramite il telo verso la guaina, venendo espulsa tramite i discendenti.

Qui si vedono molto bene tutti gli strati

È stata creata una scossalina metallica ad hoc, per proteggere lo spigolo vivo che altrimenti sarebbe usurato in tempi brevi a causa degli agenti atmosferici.

Questo è l’edificio quasi terminato, con la parete di tamponatura terminata.

 

Tutto questo, lo trovo molto interessante, perché per un Architetto, soprattutto se sta ancora studiando, è bello vedere cosa accade dietro le quinte.

 

Mi piace tanto quando trovo per esempio delle facciate ventilate in cui è saltato un pannello, così che posso andare a vedere l’attacco e come è stato fatto in quel momento.

 

Può sembrare molto strana la cosa, però è interessante vedere cosa accade dietro, perché spesso quando camminiamo per strada e vediamo cose che ci piacciono, le vediamo solo esternamente.

 

Invece, sapere quali sono i ragionamenti che ha attuato il progettista per garantire tutti gli strati funzionali di un edificio, lo trovo assolutamente affascinante.

 

Ti è piaciuta questa chicca?

 

Non sempre capita di vedere queste lavorazioni. Questa è stata una bellissima ristrutturazione a cui ho partecipato e ho voluto condividerla con te.

Mentre studiavo all'università non avevo idea di cosa fossero queste cose quando le vedevo in giro per strada; perché lo studio è importante, ma fondamentale è riuscire a vedere in concreto ciò che si studia.


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